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Foto divertenti di viaggiatori stravaganti

Bild: Dean Drobot / Shutterstock.com

È una delle note dolenti dei viaggi in aereo: il rischio dello smarrimento dei bagagli. A chi non è mai accaduto di aspettare invano di fronte al nastro bagagli? Chi non conosce l’arrabbiatura e la frustrazione di una vacanza rovinata da un bagaglio che la compagnia aerea ha erroneamente mandato a farsi un giro in chissà quale parte del mondo, mentre si è costretti ad acquistare tutto quello che gli serve per trascorrere alla meno peggio il soggiorno programmato, sprovvisti ormai di tutto quello che serve?

Un rischio che il proprietario di questa lattina di birra non voleva evidentemente correre. Sfortunatamente per lui, gli agenti aeroportuali non hanno però mostrato nemmeno un briciolo di comprensione per il suo timore e lo hanno obbligato a lasciare la sua amata birra in deposito al costo di € 25 euro. Prosit!

2. Allacciate le cinture

Spesso i tempi di attesa tra un volo e l’altro possono essere insopportabilmente lunghi. Fortunatamente nella maggior parte degli aeroporti, i viaggiatori possono oggigiorno usufruire di comode chaise-longue. Non sempre queste però sono sufficienti a ospitare tutti i viaggiatori che desiderano dormire un’oretta così finisce che ci si deve accontentare di trascorrere il tempo seduti, rinunciando a un piccolo sonnellino ristoratore.

Questa signora però non si è lasciata scoraggiare e ha organizzato un letto improvvisato con le sedie dell’aeroporto. Prudentemente si è “allacciata le cinture” infilandosi sotto ai braccioli. Chissà se nel timore di cadere o per portarsi avanti con il lavoro.

3. Un ritorno da record

È decisamente un insolito benvenuto che accoglie questa donna al suo arrivo a casa, in Giappone. L’ uomo con il quale è fidanzata, la accoglie con questo simpatico cartello in aeroporto. In stampatello le dà il benvenuto a casa comunicandole contemporaneamente di essere riuscito ad accedere al su cellulare per l’intero periodo in cui lei è stata in viaggio. Prosegue quindi con un accurato resocontò contabile: 212 giorni, 1696 chiamate, 132 infedeltà e 2 aborti spontanei!

Termina con l’annuncio che è arrivato il momento in cui le loro strade si devono separare. Un annuncio che, si suppone, il buon uomo si sarebbe potuto risparmiare non appena la donna avesse scoperto che per l’intero periodo del suo viaggio lui l’aveva controllata a distanza.

4. Piccoli viaggiatori entusiasti

I bambini amano le partenze, si sa. Alcuni di loro però sembrano amare di più ancora scorrazzare in gruppo attraverso i corridoi degli aeroporti, mettersi in piedi sulle sedie delle sale d’attesa, salire all’inverso le scale mobili, giocare con giochi elettronici senza abbassare o togliere il suono; insomma, alcuni bambini sembrano dei veri e propri specialisti nel fare, durante l’attesa, esattamente tutto quanto è proibito e che fa esasperare i poveri genitori.

Spesso i viaggiatori in fasce dimostrano di possedere un’energia inesauribile. Fino al momento in cui devono, sulle proprie gambe, avviarsi al gate. In quel momento, esattamente in quel preciso istante, i super-poteri dei piccoli si scaricano al pari delle batterie di una macchinina, e come la bambina in foto, si addormentano ovunque si trovino. Anche sulla valigia trascinata da un padre ormai sfinito.

5. Chi bella vuole apparire…

Bild: Freeman Studio / Shutterstock.com

A chi non è mai accaduto di dover passare e ripassare e passare ancora sotto al metaldetector, magari correndo il rischio di perdere il volo, perché non nessuni riusciva a capire come mai quello stupido aggeggiò continuasse a emettere un suo al suo passaggio?

Così ci si spoglia un pezzo alla volta alla ricerca del colpevole, togliendo anche quegli oggetti che, in occasione di viaggi precedenti, non avevano provocato alcuna reazione da parte del metaldetector. Questo è quanto è accaduto anche alla donna in foto. Con il rischio di prendersi se non una polmonite, perlomeno un raffreddore, la poverina ha scoperto solo quando ormai era seminuda, che durante un trattamento di chirurgia plastica, una palla di metallo era stata lasciata erroneamente nella sua dentiera!

6. C‘è chi non sta più nella pelle

Bild: LightField Studios / Shutterstock.com

Che vi siano persone che pur di imbarcarsi su un aereo che li porti verso una destinazione vicina o lontana sarebbero disposti quasi a tutto, si sa.

Pochi sarebbero però disposti a trascorrere le interminabili ore di volte all’interno della stiva di un aereo, come spesso capita invece a coloro che, in preda alla disperazione, fuggono dai paesi in guerra. La signora riprodotta in foto ha voluto dimostrare fattivamente cosa vuol dire entrare in una valigia, sconvolgendo gli agenti aeroportuali, quando l’hanno scoperta attraverso lo scanner. La donna bionda non è, in realtà, una turista egocentrica bensì una militante dell’associazione Amnesty International, che esprime in questo modo il suo dissenso per il traffico di esseri umani e che vuole dimostrare che, mentre vi è chi non sta nella pelle per la gioia di un viaggio in aereo, vi è chi invece nella pelle (di una valigia) spesso purtroppo ci sta nel tentativo di raggiungere una speranza.

7. Ops!

Bild: Serhii Ivashchuk / Shutterstock.com

Viaggiare in aereo può risultare estenuante e stancante. Il poco spazio di cui il passeggero dispone, spesso implicano mal di schiena, crampi alle gambe, mal di schiena, dolori alla cervicale…insomma, non sempre l’aereo di rivela un mezzo idoneo per arrivare a destinazione in ottime condizioni fisiche. Così il viaggiatore esperto parte “armato”: un plaid per le gambe, un giacchino o un foulard per proteggersi dall’aria condizionata e un cuscino per poggiare comodamente la testa e, se si è fortunati, passare il tempo del volo dormendo un pochino.

Questa è probabilmente la ragione che ha indotto anche la donna riprodotta in foto a portarsi il cuscino che ora tiene legato in vita. Sfortunatamente non ha però considerato che sarebbe stato opportuno abbinare fantasia e colore al pantalone.

8. Mettere la testa a posto

Un viaggio può essere un’ottima occasione per rilassarsi, dormire, ma anche per riflettere su ciò che è importante nella nostra vita. Staccare dalla solita routine e cambiare panorama aiuta a ritrovare se stessi; spesso è proprio durante le vacanze che molti di noi prendono decisioni importanti che avevano rimandato da tempo adottando la scusa del “ora non ho testa per pensare”.

Non sappiamo se la donna in foto abbia assunto quella posizione – apparentemente piuttosto scomoda – perché ha ceduto alla stanchezza o se, invece, il fotografo l’abbia sorpresa in un momento di raccoglimento. In ogni caso non si può dire che, a vederla così, si tratta di una persona che ha la testa sulle spalle.

9. Ho ho ho!

Si dice che dentro ad ogni adulto vive un bambino. Questo evidentemente non vale per i due poliziotti in foto o almeno in loro vive un bambino un po’ diverso dagli altri, uno che non sembra affatto impressionato piacevolmente dalla presenza di Babbo Natale in aeroporto.

Anche i due poliziotti, però, come farebbero i bimbi, si chiedono cosa mai contenga il grande sacco che il Babbo Natale con la lunga barba bianca ha portato con sé, e sono evidentemente intenzionati a scoprirlo ben prima della vigilia di Natale. Speriamo che Rudolph non sia ad aspettare nel parcheggio: l’attesa potrebbe rivelarsi piuttosto lunga.

10. Chi trova un amico…

Ammazzare il tempo, mentre si attende l’aereo, è dura. C’è chi passeggia nervosamente attraverso le sale, chi fa avanti e indietro dal bar, chi sonnecchia allungato su una sedia o seduto sulla valigia, chi lavora al pc, chi ascolta musica, chi fa telefonate fiume a mamma, nonna e agli amici, chi si dedica al maquillage…

E poi vi è chi sperimenta metodi decisamente originali come i ragazzi riprodotti in foto. Entrambi hanno scelto di leggere un libro, anzi, lo stesso libro: così, mentre uno dei due funge da sostegno, l’altro si gode anche lui la lettura – seppure a testa in giù. Perché, si sa, la vera amicizia è soprattutto condivisione.