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Rischio cancro: undici alimenti da evitare

Bild: Olga Klochanko / Shutterstock.com

Detti popolari, fake news, dati più o menoscientifici: capire quali alimenti fanno davvero bene e quali nuocciono effettivamente alla nostra salute, non è davvero facile. E allora, nel dubbio, qualche volta semplicemente soprassediamo facendo finta di niente e continuando a mangiare tutto quello che sarebbe preferibile evitare.

Al di là degli inutili allarmismi e delle isterie di massa, una cosa è però certa: una equilibrata e coscienziosa alimentazione, accompagnata da un corretto stile di vita, è alla base di una vita migliore e più sana ed è un dovere che abbiamo nei nostri confronti. Perché è ormai scientificamente dimostrato che alcuni prodotti alimentari ci espongono a un più elevato rischio di sviluppare il cancro.

E siccome prevenire è di gran lunga meglio che curare, soprattutto quando si parla di patologie gravi, è bene essere informati e prendersi cura del proprio corpo evitando quei cibi che sappiamo contenere sostanze nocive. Secondo ricerche recenti vi sono almeno undici alimenti che, senza ombra di dubbio, espongono l’essere umano al rischio cancro.

1. Patatine fritte

Bild: New Africa / Shutterstock.com

L’unico modo per resistere alle tentazioni, è cedervi sosteneva Oscar Wilde, ma questo andrebbe decisamente evitato, quando ci si trova davanti a una busta di patatine. Questi snack salati che non mancano mai alle feste o ad un aperitivo, sono un concentrato di coloranti, conservanti e aromatizzanti artificiali (tutte sostanze chimiche che fanno male alla salute), ma soprattutto contengono acrilammide. Questa sostanza si forma a temperature elevate, come quelle dei processi di cottura al forno e di frittura.

Secondo recenti studi, l’ acrilammide è cancerogena, nuoce al sistema nervoso e sembra sia addirittura in grado di alterare il Dna. Al posto delle patatine industriali è dunque meglio scegliere dei prodotti da sgranocchiare che siano altrettanto gustosi, ma decisamente più salutari, come i brezel di grano, le tortillas o delle patatine di mango preparate in casa.

2. Bevande alcoliche

Bild: Papin Lab / Shutterstock.com

Anche chi fa un uso eccessivo di bevande alcoliche si espone a un maggiore rischio di ammalarsi di cancro. Se è vero che il famoso mezzo bicchiere di vino ai pasti ha effetti benefici sull’organismo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sussistono le prove che vi sia uno stretto nesso tra alcol e cancro.

Da numerosi studi effettuati è risultato che un uso eccessivo di alcol può causare diversi tipi di tumori. Irritando le mucose, l’alcol può favorire, per esempio, lo sviluppo di tumori dell’esofago, della bocca e della gola.  Può determinare, inoltre, alterazioni e infiammazione alle cellule epatiche che possono, di seguito, tramutarsi in cellule tumorali. Anche nei casi di cancro al seno il colpevole può essere l’abuso di bevande alcoliche: queste stimolano la produzione di ormoni fondamentali per lo sviluppo del tessuto del seno e, quando sono presenti in numero eccessivo, possono provocare il tumore.

3. Pelati in barattolo

Mentre il pomodoro fresco è un alimento ottimo e indubbiamente sano, tutto cambia quando questo pomo rosso finisce, intero o in forma di salsa, dentro le scatole di latta. Non solo i cibi in lattina contengono di sovente sale, zucchero, conservanti e altri additivi, ma anche il materiale della latta può, purtroppo, rappresentare un pericolo per la salute. Il rivestimento interno delle confezioni per alimenti spesso rilascia bisfenolo-A (noto anche con la definizione BPA), una sostanza chimica che, secondo recenti ricerche, provoca il cancro al seno.

Proprio in virtù di questi risultati, si sta ora cercando di trovare un’alternativa alla presenza di BPA o di ridurne le quantità. Soprattutto i pomodori in lattina risultano particolarmente pericolosi, perché il loro alto grado di acidità sembra favorire le infiltrazioni di BPA.

Per chi non vuole preparare la salsa fatta in casa o non gradisce il pomodoro fresco, non c’è da disperare: le confezioni in vetro rappresentano una buona e sana alternativa al pomodoro in lattina.

4. Farine raffinate

Bild: Africa Studio / Shutterstock.com

Tra le farine raffinate, troviamo al primo posto la farina 00 ingrediente di numerosi alimenti industriali come pane, pasta, snack e dolciumi.

Se anche in merito all’eventualità che le farine bianche siano direttamente colpevoli dell’insorgenza di tumori, vigono scuole di pensiero discordanti, è certo che i prodotti contenenti farine bianche inducono un alto tasso glicemico incrementando il livello di insulina nel sangue. Questo può causare il diabete che, a sua volta, può comportare la moltiplicazione di cellule cancerogene nell’organismo.

Il WCRF (Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro) raccomanda quindi di osservare una dieta equilibrata e ricca di fibre, a base di legumi, frutta, verdura e cereali integrali. In cucina una valida alternativa per chi non ama il sapore delle farine integrali è rappresentata dalla farina tipo 2 . Questa essere utilizzata mantenendo le stesse quantità che si utilizzano per la farina 00, ma è decisamente più sana.

5. Bevande gassate

Bild: Joshua Resnick / Shutterstock.com

Rinfrescanti e dal sapore gradevole, le bevande gassate – che tanto piacciono anche ai più piccoli – non sono purtroppo affatto privi di rischi per la salute.

A causa del loro elevato contenuto di zuccheri, figurano tra i maggiori colpevoli dell’aumento di peso e dell’obesità. Gli alti valori glicemici del sangue espongono di conseguenza il consumatore abituale al rischio di diabete e di infarto.

Non solo il consumo di bevande gassate può però comportare un aumento di resistenza all’insulina e alle infiammazioni: questo tipo di bevande sono anche un concentrato di additivi chimici. Aromatizzanti e sostanze come il 4-metilimidazolo derivato (4-MEI) sono sospettati di effetti estremamente nocivi sulla nostra salute e di essere spesso artefici dell’insorgenza di tumori a fegato, polmoni e tiroide.

6. Carni lavorate & carni rosse

Bild: Lisovskaya Natalia / Shutterstock.com

Secondo lo IARC, autorità massima in materia di studio di agenti cancerogeni, tra gli alimenti che possono provocare tumori, si collocano con certezza anche le carni affumicate, salate ed essiccate, ovvero tutte quelle carni che sono trattate con conservanti per consentirne la conservazione e migliorarne il sapore.

La carne rossa in genere, come quella di vitello, manzo, maiale, ma anche di cavallo o agnello, non andrebbe invece consumata più di due volte a settimana, perché è stata inserita nell’elenco dei probabili prodotti cancerogeni. Diverse ricerche hanno dimostrato che sussiste un’associazione positiva fra questo tipo di carni e i tumori a colon, prostata e pancreas.

Si deve quindi rinunciare del tutto alla carne? Niente affatto, perché le carni rosse contengono anche importanti ferro, vitamina B, zinco e proteine. Per evitare i rischi per la salute, è sufficiente farne un uso moderato.

7. Prodotti dietetici

Bild: M. Unal Ozmen / Shutterstock.com

Gli alimenti dietetici – o cosiddetti prodotti light – sono particolarmente pericolosi, in quanto la maggior parte di queste contiene un dolcificante artificiale, E951 o conosciuto meglio come aspartame.

Questo additivo chimico da anni è famoso, perché in ambito scientifico vi sono pareri discordanti sui possibili effetti negativi che può avere sulla nostra salute. Si può però affermare con certezza che, quando il livello quantitativo di aspartame nell’alimento è superiore alle dosi massime raccomandate, questo può causare patologie cardiache e la formazione di tumori.
Da uno studio effettuato nell’anno 2005 da parte della California Enviromental Protection Agency è inoltre emersa una relazione tra la liberazione di formaldeide da parte del metabolismo in seguito all’assunzione di aspartame e la maggiore insorgenza di tumori cerebrali.

Nel dubbio è dunque meglio evitare i prodotti contenenti aspartame, soprattutto durante la gravidanza e nell’alimentazione dei bambini. E per quanto riguarda tutti gli altri? È di gran lunga meglio scegliere dolcificanti naturali come la stevia, il miele e lo zucchero di canna integrale.

8. Grassi idrogenati

Bild: Gayvoronskaya_Yana / Shutterstock.com

I grassi idrogenati sono oli vegetali che, sottoposti a un procedimento particolare, vengono resi parzialmente saturi e trasformati in solidi. Numerose industrie alimentari utilizzano questo processo, perché i grassi così ottenuti si prestano meglio alla preparazione di prodotti a lunga conservazione e sono di gran lunga più economici del burro.


Anche nella gastronomia gli oli idrogenati si rivelano spesso una soluzione facile e a basso costo. Reggono le alte temperature meglio degli oli non idrogenati e possono essere usati più volte: ecco perché fast food e ristoranti poco attenti alla qualità qualche volta li prediligono per friggere.


Quali conseguenze hanno i grassi idrogenati sulla salute? Innalzamento dei valori di LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, con conseguente aumento del rischio di patologie cardiovascolari, infarti e ictus. Meglio allora evitare margarine, dolci industriali, salatini e…fast food.

9. Popcorn da preparare al microonde

Bild: Pixel-Shot / Shutterstock.com

Quale passatempo è più piacevole ed economico di un film in tv accompagnato da una ricca porzione di pop-corn preparati al microonde? Purtroppo però i pop-corn in bustina, che si possono cuocere direttamente in microonde, costituiscono un vero rischio per il nostro benessere fisico.

Perché quelli che sembrano solo degli innocui e comodi sacchetti, hanno un rivestimento interno di acido perfluoroottanoico, una dannosa sostanza chimica che, secondo recenti studi, può incrementare il rischio di tumore a fegato, reni, pancreas e vescica. Può inoltre incidere negativamente sulla fertilità femminile.

Inoltre i pop-corn che si trovano nelle bustine, contengono diacetile, un aromatizzante che conferisce loro il tanto apprezzato sapore burroso. Secondo recenti ricerche però, il diacetile rientra tra le sostanze ritenute responsabili della formazione delle placche cerebrali con tutto quel che ne può conseguire.

10. Sale e alimenti affumicati

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Se avete a cura la vostra saluta, non fate come le caprette! Siate misurati nel consumo di sale. Ormai lo sanno anche i bambini: per non incorrere nel rischio di contrarre malattie cardiovascolari, il consumo di sale va moderato. Quello che è meno noto, è che andrebbe rigorosamente ridotto anche il consumo di prodotti affumicati. E non solo perché numerosi alimenti salati vengono sottoposti al trattamento di affumicazione, ma perché l’affumicazione avviene con l’utilizzo di conservanti e aromi che spesso non sono affatto innocui.

E sono soprattutto questi aromi adoperati durante il processo di affumicatura – in particolare l’aroma AM 01 – ad essere sospettati di effetti nocivi sulla nostra salute. Recenti studi hanno accertato i loro possibili effetti sul DNA e un conseguente rischio cancro per il consumatore. Quindi, anche per i cibi affumicati vale la regola: non eccedere, ma consumare con moderazione.

11. Prodotti da forno raffinati

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Merendine, dolci confezionati, biscotti, grissini e pane: sono tra i cibi più diffusi, e non solo tra i bambini. Anche molti adulti apprezzano i prodotti da forno, perché di facile consumazione e pratici. Comodi da portare al lavoro o a scuola, da usare come snack tra un pasto e l’altro, quando mancano tempo o voglia, o per sostituire uno spuntino più sano. Ma questi prodotti privi di fibre e con elevato contenuto di grassi e sale, hanno numerosi effetti negativi sulla nostra salute. Possono determinare aumento di peso e obesità, diabete, ma anche diverse forme tumorali.

Molti prodotti da forno raffinati contengono inoltre olio di palma, un ingrediente estremamente nocivo per la salute, perché ha un alto contenuto di grassi saturi. Un’alimentazione ricca di grassi saturi implica un elevato rischi di malattie cardiovascolari.