La vera storia di Valeria Lukyanova, meglio conosciuta come la Barbie umana Chi non conosce Valeria Lukyanova? La bella ragazza ucraina ha scelto di emulare la bambola più famosa del mondo, diventando una sorta di Barbie in carne e ossa. Ma per quale motivo ha deciso di sottoporsi a così tanti interventi per somigliare a un giocattolo? E quale è stato il prezzo da pagare in termini di salute? A far discutere non è soltanto l’aspetto bizzarro della ragazza, ma anche le sue affermazioni; Valeria, infatti, ha più volte detto di essersi sottoposta a un solo intervento al seno. Il resto del corpo, invece, sarebbe completamente naturale: una silhouette figlia di allenamenti quotidiani e di una dieta molto particolare.1. Dall’amore per le bambole a quello per la chirurgia estetica Valeria Lukyanova ha vissuto un’infanzia felice, scandita da una grande passione, comune a moltissime bambine: quella per le bambole. La sua collezione era pressoché infinita e annoverava tutti i modelli in commercio, comprese le Barbie. E a ogni bambola amava abbinare un guardaroba fornitissimo. Ma Valeria andava oltre e invece di limitarsi a giocare con le bambole come facevano le altre bambine della sua età, amava anche disegnarle e studiarne tutti i particolari, comprese le proporzioni fisiche. Un interesse che nel corso del tempo è diventato sempre più forte, fino a convincerla a sperimentare quelle particolari simmetrie su sé stessa. 2. Com’era Valeria prima di somigliare a Barbie? Valeria Lukyanova è cresciuta a Tiraspol, Ucraina, insieme a suo padre e a sua madre. Quest’ultima, Irina, lavorava nell’esercito ucraino, mentre il papà, Valery, era impiegato presso un’impresa edile di giorno e amava esibirsi come DJ durante i fine settimana. A quell’epoca nessuno avrebbe potuto immaginare che in futuro Valeria avrebbe assunto le sembianze di una di quelle bambole. E ancora oggi, entrambi i genitori sostengono di non aver mai notato nulla di strano in Valeria: nessun attaccamento morboso alle Barbie e nessun particolare che avrebbe potuto far presagire una scelta del genere. Continua a leggere.3. I lunghi viaggi con papà e il trasferimento in Messico Per tutta la sua infanzia, Valeria ha spesso seguito il papà durante i suoi spostamenti di lavoro. E così, fin da piccola, ha realizzato come la vita possa permetterci di conoscere centinaia di persone interessanti e condurci in decine di luoghi insoliti. Nel 2014, quando Valeria ha deciso di vivere per conto proprio, ha scelto come sua nuova destinazione uno dei posti che più l’avevano colpita, il Messico. Inizialmente, decise di trasferirsi qui per la facilità con cui era possibile accedervi, senza sapere che col passare del tempo, la sua nuova sede avrebbe reso molto più semplice la sua trasformazione.4. Il rapporto col mondo del lavoro La capacità del padre di svolgere allo stesso tempo due lavori differenti e di spostarsi senza problemi da un luogo all’altro del pianeta, ha contribuito a darle la giusta carica. Tuttavia, Valeria non aveva intenzione di svolgere due lavori, ma intendeva dedicarsi a una sola attività in grado di offrirle le soddisfazioni di cui aveva bisogno. Inizialmente, rifiutò diversi impieghi. Fu così, che iniziò a pensare a un nuovo modo di guadagnarsi da vivere. E proprio in quell’occasione dovettero tornarle alla mente le sue amata bambole. Valeria decise di cominciare a modellare il proprio corpo in modo da somigliare il più possibile alle sue amiche d’infanzia.5. L’inizio della trasformazione Prima di allora, Valeria non aveva mai pensato di poter diventare una Barbie umana. Nel frattempo, le sue proporzioni perfette e il suo corpo longilineo le permisero di diventare una modella affermata. Mentre continuava a svolgere la sua professione, cominciò a maturare una crescente ossessione per il suo corpo: desiderava raggiungere la perfezione. E quella perfezione era incarnata dalle sue amate bambole. Nonostante tutti la trovassero già bella così com’era, Valeria decise di non accontentarsi. Le sue splendide labbra, le lunghe ciglia e gli occhi azzurri non le bastavano più. Eppure, nessuno avrebbe potuto immaginare che la sua passione per le Barbie si sarebbe trasformata in un’autentica ossessione.6. I primi interventi chirurgici Quando iniziò a lavorare su sé stessa, Valeria espresse più volte la volontà di non ricorrere ad alcun intervento chirurgico. Tuttavia, il suo desiderio di trasformarsi in una Barbie umana si scontrava con la realtà. Le sedute in palestra e gli strettissimi protocolli alimentari non sarebbero bastati a trasformarla in ciò che desiderava. Inizialmente, Valeria decise di tingere i suoi capelli, simulando la chioma biondo-oro delle Barbie. Contenta dei risultati, decise di andare avanti e sottoporsi al suo primo intervento di chirurgia estetica: una mastoplastica che le avrebbe fatto guadagnare un paio di taglie. Sempre più ossessionata dal suo look, Valeria decise di continuare su quella strada.7. Il suo corpo cominciò a prendere forma In breve tempo, Valeria raggiunse un punto vita di 48 centimetri. Nel frattempo, ammise di essersi sottoposta a un intervento al seno, ma continuò a negare tutti gli altri. “L’unico intervento che ho subito è stato al seno”, confidò a un reporter del The Daily Beast. “Ho ereditato le mie proporzioni da mia madre, abbiamo lo stesso punto vita”. Ma sappiamo bene che è impossibile avere una vita così stretta, soprattutto per una donna alta un metro e settanta. Ben presto, le domande più frequenti divennero quelle relative al suo aspetto fisico: “come hai raggiunto queste proporzioni?” E ancora, “perché hai deciso di trasformare il tuo aspetto fisico?”8. Una bellezza aliena Molti scettici sostennero fin da subito che la modella doveva essersi sottoposta a più interventi chirurgici. Le polemiche cominciarono ad infuriare e la maggior parte dei critici affermava che le foto del suo profilo Instagram mostrassero una “bellezza disumana”, che incoraggiava standard impossibili e malsani. In genere, una persona molto magra presenta costole sporgenti, ma non era il caso della Lukyanova. Ecco perché in tanti cominciarono a pensare che la modella avesse deciso di rimuovere alcune costole. Nel frattempo, anche le labbra e gli occhi cominciarono ad apparire diversi e sempre più simili a quelli di una bambola.9. La quotidianità della barbie umana In numerose interviste, Valeria ha detto di mangiare molto poco. Ha affermato anche di preferire gli alimenti liquidi e che il suo segreto più importante sta nelle scarse quantità di cibo che consuma quotidianamente. Ma la modella non si limita a mangiare poco. Pratica numerose attività sportive e beve meno acqua possibile. La sua dieta è abbinata a un programma d’allenamento altrettanto estremo. Valeria frequenta la palestra tutti i giorni e vi abbina diverse sessioni di ginnastica e yoga. Eppure, nonostante questo stile di vita, la Lukyanova ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella e sperimentare qualcosa di ancora più incredibile. 10. Vivere di aria e di luce Sono tantissime le top model che seguono una dieta rigorosa. In genere, riducono o eliminano i grassi, i carboidrati e gli zuccheri. Eppure, la Lukyanova ha ritenuto che tutto ciò non fosse sufficiente. E così, per alcuni mesi, ha cercato di vivere di sole aria e luce. Sì, avete sentito bene. “In quel periodo non ho avuto quasi mai fame. Vorrei imparare a nutrirmi soltanto di aria e luce; credo sia possibile”, ha dichiarato all’International Business Times nel 2014. Naturalmente, la “dieta” della Lukyanova non ha funzionato, ma la modella ha affermato di voler fare un secondo tentativo in futuro.11. Photoshop: si o no? Scorrendo le foto presenti sul suo profilo Instagram, è evidente come nella maggior parte degli scatti la modella si mostri truccata di tutto punto, in modo da somigliare il più possibile a una bambola. Tuttavia, di tanto in tanto, la Lukyanova si presenta ai suoi fan anche al naturale. La modella afferma anche che nessuna delle sue foto sia stata ritoccata con Photoshop. Indipendentemente da ciò che pensano gli altri, la Lukyanova si dichiara orgogliosa del proprio aspetto fisico. Anzi, la modella ha affermato più volte di essere talmente soddisfatta del proprio volto da volersi presentare in passerella senza trucco.12. Un lavoro senza fine Come recita un celebre adagio, nessuno è perfetto. Eppure, la Lukyanova non vuol proprio saperne. In realtà, la modella ha maturato convinzioni molto particolari circa il concetto di perfezione. Crede, infatti, che questa non abbia limiti e che vada perseguita costantemente. Sul suo profilo Instagram non mancano i complimenti dei follower per il trucco impeccabile e per la sua bellezza algida. Tutto ciò non fa che rendere la Lukyanova fiera del proprio aspetto, ripagandola in parte dell’enorme impegno che versa quotidianamente a favore di questa causa. Alla fine dei conti, la “perfezione” può costare molto cara.13. Il prezzo della perfezione Era la notte di Halloween del 2014 quando la Lukyanova fu aggredita da due sconosciuti nei pressi di casa sua. In quell’occasione la ragazza fu colpita più volte e uno dei due uomini tentò addirittura di strangolarla. Fortunatamente, le urla della ragazza attirarono l’attenzione di un vicino di casa, che riuscì ad allontanare i malintenzionati. La Lukyanova riportò diverse ferite guaribili nell’arco di poche settimane. La modella affermò che tutto era successo talmente in fretta da non permetterle di rendersi conto di ciò che stava accadendo. La ragazza non riuscì neanche a identificare i suoi aggressori. Purtroppo, la Lukyanova non è nuova a questo genere di minacce. 14. Ossessionata dalle proporzioni La Lukyanova è conscia del fatto che molte persone non credano alla sua trasformazione. Dopo tutto, anche lei capisce che vedere una “Barbie umana” possa impressionare. La ragazza avrebbe anche affermato: “raramente le proporzioni di una persona risultano così perfette, pertanto è assolutamente comprensibile essere scettici nei confronti del mio aspetto”. Tuttavia, quando le persone muovono critiche contro la Lukyanova, vanno oltre il suo aspetto fisico. Molti affermano sia falsa, esattamente come lo è il suo aspetto, e che faccia tutto questo soltanto per la fama e per il denaro. Per fortuna, la modella continua ad affermare che queste critiche sortiscono l’effetto opposto su di lei. Gli haters non fanno che darle la forza per andare avanti.15. Un vampiro che trae la propria energia dalle critiche È esattamente così che si definisce. Valeria Lukyanova ha affermato di essere un vampiro capace di trarre la sua forza dai sentimenti negativi. La Barbie umana ha più volte affermato che ogni genere di attenzione, positiva o negativa che sia, non faccia che alimentare il fuoco che ha dentro di sé. Eppure, sembra che anche la modella ha volte si stanchi dei suoi detrattori. Ad esempio, in un video del 2016 tentò di dimostrare come il suo corpo fosse il prodotto della sua genetica e non degli interventi chirurgici che le sono stati attribuiti. 16. Umana o aliena? In un documentario di Vice intitolato “Space Barbie“, la modella ha annunciato di non essere umana. Afferma invece di essere “un guru spirituale che viaggia nel tempo e il cui scopo è salvare il mondo dalla superficialità e dell’energia negativa”. La modella ha anche affermato di essersi specializzata nei viaggi astrali, ovvero nell’arte di separare l’anima dal corpo. Secondo la Lukyanova questo processo consente di conoscere meglio l’universo e i suoi segreti. Attualmente, la ragazza lavora alla School of Out-of-Body Travel, una scuola di meditazione dedicata proprio ai viaggi astrali. Ha anche pubblicato un libro sull’argomento, intitolato “Astral Travel Amatue”.17. Cantante part-time e attrice Proprio come suo padre, la modella ha deciso di dedicare parte della sua vita alla musica. Dopo essere diventata la Barbie umana, la Lukyanova ha pubblicato due album new age, “Sun in the Eyes” e “2013”. Il suo nome d’arte è Amatue. Recentemente, la Lukyanova ha annunciato di lavorare a un nuovo disco interamente dedicato ai viaggi astrali. Nel 2016 ha debuttato anche sul grande schermo con il film The Doll, nel quale interpreta una escort creata in laboratorio, il cui scopo è uccidere i suoi clienti. Il film è stato presentato al Festival di Cannes nel 2017.