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21 luoghi deserti che la natura ricicla

Bild: Maksimilian / Shutterstock.com

Ogni luogo abbandonato racconta la propria storia. La città californiana di Bodie, ad esempio, è una delle città fantasma più famose e ha avuto origine durante la corsa all’oro californiana. Molte altre città fantasma americane hanno le loro origini nel California Gold Rush.

Anche in Europa ci sono numerosi luoghi abbandonati, le cui origini risalgono a periodi molto addietro nel tempo, come vecchi castelli, ospedali o alberghi, Anche diversi parchi di divertimento sono stati abbandonati al tempo e sono ora ricoperti dalla vegetazione.
Scoprite i 21 luoghi abbandonati nel mondo che vi presentiamo nelle prossime pagine. Vi sveleranno un mondo misterioso e affascinante.

1. Houtouwan, Isola di Shengshan, Cina

Bild: Alona Kovalevska / Shutterstock.com

Nell’arcipelago cinese di Shengs si trova un minuscolo villaggio , dove oggi vive soltanto una manciata di persone.
Quello che, in tempi ormai lontani, era un luogo attivo e pieno di vita, abitato da oltre seicento famiglie di pescatori, è stato abbandonato a causa della mancanza di strutture scolastiche e della ridotta disponibilità di beni primari, negli anni novanta. Ai giorni nostri, Houtouwan attira molti turisti grazie al fascino misterioso di villaggio fantasma avvolto da una rigogliosa vegetazione. 

In questa località, ubicata a meno di cento chilometri da Shanghai, la città cinese emblema del progresso e della modernità, adesso l’anima selvaggia della natura ha preso il posto degli spacci, dei negozi e delle taverne dei tempi andati.  

2. Cimitero dei treni, Uyuni, Bolivia

Bild: javarman / Shutterstock.com

A pochi chilometri da Uyuni si trova, su quello che un tempo è stato un fondale marino, un cimitero di treni dal fascino spettrale

Nel diciannovesimo secolo, la città di Uyuni era stata trasformata in uno snodo ferroviario per agevolare gli spostamenti sui binari tra le miniere locali e la città di La Paz. In contemporanea era sorta anche la fabbrica locale di vagoni: ancora oggi questi si trovano in quel luogo. Negli anni quaranta, le miniere si sono esaurite e la regione ha così smesso di rappresentare un punto d’interesse per la compagnia ferroviaria, che ha abbandonato il luogo e i vagoni ferroviari al loro destino. Oggi i cavalli di ferro che un tempo trasportavano i minatori portano i segni impietosi del tempo trascorso e delle intemperie.

3. Pripyat, Ucraina

Bild: Kateryna Upit / Shutterstock.com

Il 26 aprile del 1986, la centrale nucleare di Chernobyl ha rilasciato dieci volte più materiale radioattivo di quanto ne abbia rilasciato la bomba atomica di Hiroshima. Circa 350.000 persone sono state costrette ad abbandonare le loro case così rapidamente che la città sembra congelata nel tempo.

Alcune delle immagini più suggestive della città abbandonata ritraggono un parco divertimenti, la cui apertura sarebbe dovuta avvenire subito dopo il giorno del disastro nucleare. Autoscooter, montagne russe e giostre arrugginite e coperte di graffiti sono immobili al loro posto, come 30 anni fa.

L’esposizione alle radiazioni in città è tuttora troppo elevata per consentire alla popolazione locale di tornarvi a vivere.

4. Pista da bob, Sarajevo

Bild: Fotokon / Shutterstock.com

Questa pista da bob è stata costruita per i Giochi Olimpici Invernali di Sarajevo nel 1984. L’evento è stato di grande importanza e ogni cosa organizzata fin nei minimi dettagli: si trattava dei primi giochi olimpici che si svolgevano in un paese socialista. Nel 1991 le guerre jugoslave hanno però determinato l’interruzione dell’uso di questo complesso sportivo ultramoderno.

Oggi, nonostante la pista sia circondata da costruzioni danneggiate dalla guerra, ricoperta da graffiti e abbandonata alla vegetazione incolta, possiede comunque un certo fascino. La gente del luogo invita però il visitatore alla prudenza: non è consigliabile avvicinarsi troppo alla vecchia pista, perché nell’intera zona sussiste tuttora il rischio di mettere il piede in qualche ordigno bellico inesploso.

5. Isola Ross, Isole Andamane e Nicobar, India

Bild: Sun_Shine / Shutterstock.com

Nel suo periodo di massimo splendore, questa isolato ospitava la sede di funzionari del governo britannico e di una colonia penale costruita dopo la rivolta indiana del 1857. Gli inglesi fecero dell’isola la loro casa con stravaganti sale da ballo, panetterie, club, piscine e giardini, fino al terremoto e all’invasione giapponese del 1941. Ross Island è stata poi rivendicata alternativamente dai giapponesi e dagli inglesi fino al 1979, quando è stata consegnata infine alla Marina indiana, che vi ha costruito una piccola base.

Oggigiorno l’isola con le rovine dell’antica colonia inglese rappresenta una destinazione molto apprezzata da chi è alla costante ricerca di testimonianze del passato.

6. Haludovo Palace Hotel, Krk, Croazia

Bild: xbrchx / Shutterstock.com

Era stato edificato con l’intento di creare un gigantesco paradiso divertimenti, un’isola del relax fronte mare con centri bellezza, suite di lusso, piscina, meravigliosi bungalow e locali notturni. Non dovevano mancare nemmeno delle bellissime massaggiatrici, che avevano il compito di allietare il soggiorno degli ospiti più esigenti, in questo gigantesco complesso che comprendeva anche il Penthouse Adriatic Club Casino e che, negli anni Settanta, aveva richiesto al suo proprietario, il re del porno Bob Guccione, un investimento di ben 45 dollari.

Lo sfarzo che contraddistingueva il complesso ha avuto però vita molto breve. Già un anno dopo la sua inaugurazione giunge il declino e, inesorabilmente, nel 1973, segue la dichiarazione di fallimento, anche se l’hotel rimane aperto per ulteriori vent’anni.

Oggigiorno i visitatori del luogo possono vedere, attraverso lo scheletro della struttura, alcune parti ancora intatte della hall e di diversi ambienti dell’hotel, e farsi un’idea del lusso che un tempo vi regnava.

7. Humberstone e Santa Laura fabbriche die nitro, Cile

Bild: Mapu Fotografia / Shutterstock.com

Le saline di Humberstone e Santa Laura nel Cile settentrionale fanno parte di una città mineraria abbandonata che ha raggiunto il suo apice all’inizio del XIX secolo.

I minatori della città raccoglievano il salnitro, che veniva utilizzato per produrre fertilizzanti a base di nitrato di sodio. Questa tipo di industria è stato attivo fino agli anni della prima guerra mondiale, quando è stato inventato il nitrato sintetico. Invenzione che ha determinato anche l’improvviso arresto delle miniere saline di Humberstone e Santa Laura.

In seguito la città mineraria è stata abbandonata, anche se molti dei suoi edifici sono tuttora in piedi e sono stati dichiarati parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

8. Villaggio Olimpico, Atene, Grecia

Bild: Netfalls Remy Musser / Shutterstock.com

Sebbene le Olimpiadi estive si siano tenute ad Atene poco più di 15 anni fa, il Villaggio Olimpico di Atene è rapidamente caduto in rovina in questo breve periodo.

Le Olimpiadi sono state disputate qui nel mese di agosto del 2004, ma già da diversi anni questi impianti, la cui costruzione ha avuto un costo molto elevato, si trovano purtroppo in uno stato di abbandono totale, perché il protrarsi della crisi dell’economia greca non ha consentito che si procedesse all’effettuazione dei necessari lavori di manutenzione del Villaggio Olimpico.

Numerosi sono poi i Greci convinti che la spesa sostenuta proprio per quelle Olimpiadi del 2004 (oltre 34 miliardi di Euro), abbia contribuito in modo decisivo al collasso economico della nazione.

9. Prora, Rügen, Germania

Bild: rdonar / Shutterstock.com

Prora è un enorme edificio di cemento dalla lunghezza di 5 km che si trova sull’isola tedesca di Rügen. Questo gigantesco ex-albergo fantasma affacciato sul Mar Baltico rappresentava uno dei tanti sogni folli di Adolf Hitler.

La costruzione di questa enorme proprietà sulla spiaggia era composta da otto blocchi abitativi tutti uguali che ospitano complessivamente diecimila camere. Edificato nel 1936, il mostro di cemento avrebbe dovuto accogliere i lavoratori e militari tedeschi con le loro famiglie durante la villeggiatura. Tutte le stanze di questa struttura erano identiche, tutte si affacciano sul mare: sistemazioni identiche per un popolo omogeneo, questo almeno era il progetto del Führer.

Nel 2013 un‘azienda tedesca si è aggiudicata l‘appalto che le ha consentito di ristrutturarlo e di trasformarlo in un residence.

10. Bodie, California

Bild: Boris Edelmann / Shutterstock.com

Bodie è una cittadina nata nel periodo della famosa corsa all’oro e si trova nella California centro orientale. Oggi a Bodie il visitatore può trovare tutti gli emblemi del villaggio da Far West delle vecchie pellicole cinematografiche: l‘ufficio dello sceriffo, la prigione, una scuola e diversi saloon.

Bodie viene edificata nel 1859 e, meno di vent‘anni dopo, grazie alla scoperta di un giacimento d’oro nella zona, il piccolo villaggio è cresciuto fino a diventare una cittadina di tutto rispetto.

Un viaggio nell’antica città mineraria dell’oro, tuttavia, vi darà ancora una visione autentica della vita durante i tempi della corsa all’oro. È persino possibile fare un tour notturno per incontrare i fantasmi che – così si dice – non hanno mai lasciato alcuni edifici della città.

11. Teufelsberg, Berlino, Germania

Bild: hanohiki / Shutterstock.com

Teufelsberg è una collina artificiale di 80 metri di altezza situata nella foresta di Grunewald. Questa veniva usata come stazione d’ascolto dei servizi segreti americani durante la Guerra Fredda. Le torri e i grandi edifici a forma di cupola che vi si trovavano sono stati abbandonati, ma i cittadini di Berlino definiscono la zona un luogo perfetto per vivere la natura godendo, al contempo, di una splendida vista.

La montagnola, il cui nome nella lingua tedesca significa collina del diavolo, si trova poco distante dalla capitale della Germania ed è stata realizzata con i detriti delle case distrutte durante la seconda guerra mondiale, proprio nel bel mezzo del bosco. A seguito della caduta del muro di Berlino, la montagnola è stata abbandonata. Oggi è possibile ammirare numerose opere di Street Art sulle pareti degli edifici smantellati del Teufelsberg.

12. Isola di Hashima, Giappone

Bild: Sean Pavone / Shutterstock.com

L’isola di Hashima si trova al largo della costa di Nagasaki, in Giappone. Un tempo, questa isola ospitava le tante abitazioni di una fiorente comunità mineraria, ma è stata abbandonata negli anni ’70.

L’isola, nota anche come Gunkanjima o isola della nave da guerra, a causa della sua forma, è stata abitata, durante la seconda guerra mondiale, anche da numerosi prigionieri condannati ai lavori forzati nelle miniere.
Oggi gli effetti delle intemperie e lo stato di abbandono conferiscono a questo luogo un fascino tetro e inquietante: il silenzio spettrale che vi regna è interrotto soltanto dal verso degli avvoltoi che minacciosi volano sopra le case abbandonate.  

13. Il cimitero delle nave di Moynaq, Uzbekistan

Bild: rui vale sousa / Shutterstock.com

Il cimitero delle navi di Moynaq si trova nel mezzo del deserto uzbeko, a quasi 160 km dalla costa più vicina. Negli anni Sessanta, Moynaq era una città viva con migliaia di persone impiegate nell’industria ittica e molti pescherecci, ma a partire dal 1973 la cittadina si è ritrovata priva di acqua a causa delle opere di canalizzazione.

Queste modificarono il corso degli affluenti del Lago d’Aral per irrigare le grandi piantagioni di cotone e di riso. A seguito di questo disastro ambientale, la fabbrica di conserve locale che lavorava tonnellate di pesce e che produceva milioni di scatolette di pesce, ha chiuso i battenti e gli abitanti sono stati costretti ad abbandonare il luogo. Nell’anno 2014 il bacino orientale dell’Aral si è definitivamente prosciugato. 

Oggi molti turisti raggiungono Moynaq per ammirare l’insolito spettacolo di decine di navi abbandonate nel caldo torrido del deserto.

14. Centralia, Pennsylvania

Bild: Philip Rozenski / Shutterstock.com

Centralia è un’ex città mineraria situata nel cuore della regione carbonifera della Pennsylvania. Nell’anno 1962 un incendio è divampato in una miniera di antracite locale. Le fiamme hanno successivamente aggredito i filoni sotterranei e l’incendio si è così propagato nel sottosuolo della città. Questo fuoco sotterraneo prosegue ormai da quasi sessanta anni ed ha raggiunto un’estensione di più di un chilometro e mezzo.

Oggi le strade, le case e i negozi di Centralia si trovano in stato di abbandono e, mentre si percorrono le strade della città, si avverte una sensazione a dir poco inquietante. I visitatori più temerari qui si avventurano spesso per un tratto di strada, la Graffiti Highway, da dove possono osservare il vapore che sale dal terreno.

15. Thurmond, Virginia Occidentale

Bild: Edd Lange / Shutterstock.com

Thurmond, in West Virginia, rappresentava una fiorente città ferroviaria che ha vissuto il suo momento di massimo splendore grazie all’industria del carbone.

Se la leggenda vuole che il decadimento di questa città sia da attribuire alla rivalità che vigeva tra la famiglia dell’uomo che l’aveva fondata, il capitano d’esercito WD Thurmond, e l’altra potente famiglia del luogo, i Mc Kell, che invece costruì la parte nuova di Thurmond, la realtà è decisamente meno divertente e poetica degli aneddoti: a partire dagli anni Cinquanta, la città si tramuta, giorno dopo giorno, inesorabilmente in una città fantasma a causa della totale mancanza di posti di lavoro.

Dall’anno 1992 l’area di Thurmond è ufficialmente riconosciuta come sito turistico grazie a un piano di promozione del National Park Service.

16. Kennecott, Alaska

Bild: Menno Schaefer / Shutterstock.com

Kennecott si trova nel Parco Nazionale e Riserva Naturale Wrangell-St. Elias., Alaska. La città conobbe il suo massimo splendore dal 1911 al 1938, grazie all’estrazione del rame.

In quegli anni fu possibile assistere a una crescita vertiginosa della località: nacquero uffici, scuole, negozi e stabilimenti e fu costruito persino un ospedale. Nel 1938 però, la compagnia che si occupava dell’estrazione del prezioso metallo, chiuse definitivamente i battenti della miniera di Kennecott.

Oggi della vivace cittadina mineraria di un tempo rimane soltanto un luogo fantasma, dove la vita sembra essere rimasta immobile, come in una vecchia foto. Un’immagine in netto contrasto con la folta vegetazione delle foreste che la circondano.

17. Grossinger’s Catskill Resort, Liberty, New York

Bild: MaxyM / Shutterstock.com

Le Catskill Mountains a New York sono una popolare destinazione turistica. Il Grossinger’s Catskill Resort a Liberty, New York, è invece stato abbandonato al suo destino negli anni ’80. L’hotel è stato inaugurato all’inizio del XX secolo, ma è stato solo negli anni ’50 che l’attività è davvero decollata. Nel suo periodo di gloria, il resort disponeva di una piscina, un campo da golf, una pista da sci e perfino di un teatro.

Dopo la morte del proprietario del resort nel 1972, la struttura è stata venduta a un albergatore, ma il suo progetto di ristrutturazione della casa di Grossinger non ha funzionato, e quello che, seppur per poco tempo, era stato uno splendido resort, è caduto definitivamente in rovina. Oggi la proprietà è recintata, ma questo non impedisce agli appassionati dei lost places di visitare le sue rovine.

18. Craco, Italia

Bild: Tupungato / Shutterstock.com

Il paese di Craco, nella provincia di Matera, in conferisce al termine luogo fantasma un significato molto particolare.. La località di montagna risale al Medioevo. Mentre la maggior parte delle case di Craco sono state danneggiate da numerosi terremoti, frane e altri eventi naturali, gli abitanti della zona si aggrappano ancora alla storia dei pochi edifici conservati e di una statua della Vergine Maria, meravigliosamente intatta.

Craco è ormai disabitata, ma molti turisti scelgono di visitare le sue antiche rovine e la gente del posto torna in paese per le feste religiose. Perché in questa località arroccata sull’altura si continua a respirare il profumo dolce di un’epoca passata.

19. Garnet, Montana

Bild: Ferocious Soup / Shutterstock.com

Garnet è una delle tante città degli Stati Uniti occidentali costruite in risposta all’afflusso di persone che tentarono la fortuna durante la corsa all’oro. Garnet è nata nel 1860; allora la città si componeva di una decina di abitazioni e diverse miniere, ma il ritrovamento dell’oro hanno velocemente determinato la crescita della città. In pochi anni sono stati edificati scuole, bar, negozi, hotel, una clinica e persino l’immancabile casa d’appuntamenti.


La chiusura delle miniere d’oro locali e il terribile incendio del 1912 però hanno indotto la popolazione ad abbandonare il luogo.

Oggi molti degli edifici di Garnet sono in rovina, ma nonostante ciò – e anche per questa ragione – la città attira ogni anno numerosi visitatori.

20. Letchworth Village, Rockland County, New York

Bild: littlenySTOCK / Shutterstock.com

Letchworth Village si trova a Rockland Country, New York, e comprende una grande varietà di edifici parzialmente demoliti. Tra questi un istituto psichiatrico, dormitori e persino una sinagoga. Il villaggio nasce agli inizi dello scorso secolo come luogo statale per mentali e fisici di tutte le età.

Fino agli anni Cinquanta, i pazienti si dedicavano qui alle attività legate all’agricoltura e all’allevamento di maiali, mucche e galline.
La struttura chiude nel 1996 e gli edifici rimangono in balia alla vegetazione e alle intemperie.

Nonostante la maggior parte degli edifici di questo villaggio, che si estende per una superficie di 2.000 ettari e che ospita circa 130 costruzioni, si trovino in uno stato di profondo degrado, è ancora possibile scorgervi l’ispirazione architettonica che ne ha determinato l’edificazione: Monticello, la tenuta di Thomas Jefferson.

21. Maunsell Sea & Air Forts, Thames and Mersey Estuaries, Regno Unito

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Durante la seconda guerra mondiale, le Maunsell Sea & Air Forts, delle fortezze marittime, furono costruite sull’estuario dei fiumi Mersey e Tamigi per difendere la Gran Bretagna dalle forze belliche tedesche. Le fortezze su palafitte sono state progettate da Guy Maunsell, un ingegnere civile inglese.

Le Maunsell Sea & Air Forts sono state ufficialmente chiuse negli anni ’50. Per un breve periodo, alcune delle fortezze sono state poi utilizzate come sede da parte di alcune radio pirata. Nell’anno 2005, l’artista Stephen Turner decide di sperimentare la sensazione che si prova durante l’isolamento e utilizza queste fortezze per il suo esperimento. E’ tuttora possibile ammirare le strutture parzialmente conservate dall’East Beach Park a Southend-on-Sea.